Cosa posso fare davanti a questo orrore?

Breve riflessione sulla guerra che sta avvenendo.

Una parte del mondo sta cercando di annientare un’altra parte del mondo.

Mentre pensavo al conflitto che accade in questo periodo, una parte di me cercava a tutti i costi di trovare un significato ad un qualcosa così terribile.

Significato è quello che permette all’uomo, a me, di non perdere la speranza, di non arrendermi alla disperazione, di andare avanti e credere in futuro migliore.

Parto dall’osservazione del mondo come macrocosmo di un microcosmo, l’uomo ad esempio.

[Secondo questo concetto ogni cosa è un microcosmo di un macrocosmo, e viceversa. La terra è un microcosmo dell’universo e il corpo è un macrocosmo della cellula, e così via all’infinito.

Essendo uno parte dell’altro come nelle matriosche, si evince una costante interconnessione tra tutte queste parti. Per saperne di più vedi cenni a fine articolo]

Mentre camminavo e riflettevo su queste note, vedo come dentro di noi facciamo esattamente quello che accade in guerra: cercare di uccidere o eliminare una parte di noi, completamente.

Queste parti sono diverse per ognuno di noi. Qual è la tua o quali sono le tue parti?

Qual è la parte che non accetti di te, con la quale sei in conflitto?

A quali parti si riferisce la tua voce critica che ogni tanto emerge?

Questo conflitto interno per alcuni è lieve e per altri è già diventata una guerra nucleare, dove niente o poco rimarrà dopo di essa.

Questo concetto è valido anche per i conflitti tra persone, tra famiglie, tra compagni e così via. Il conflitto è parte della vita. Si può imparare a viverlo meglio.

Senza arrivare a voler eliminare l’altro dalla faccia della terra, come purtroppo spesso accade.

Durante questo periodo di guerra, cercavo di trovare qualcos’altro, oltre al significato:

Cosa posso fare io?

In queste circostanze è facile sentirsi impotenti davanti a tanta sofferenza.

Ho donato alle associazioni che si occupato dei bambini in pericolo. Basta? Non credo.

Cercavo di più ed in quel momento questo più è arrivato:

Smetti di fare la guerra con parti di te stessa.

Se vogliamo cambiare le frequenze del mondo e delle relazioni che accadono in esso, iniziamo da noi.

Ho scelto di non mantenere più quella attitudine. Ho scelto di aprirmi alle parti di me che non ammiro, che non mi piacciono, che dovrebbero essere diverse secondo standard sociali o personali. Non parlo di corpo fisico ma sicuramente per molti si tratta anche di quello.

Ho scelto di accogliere tutte le parti di me. Ho scelto di fare del mio meglio per ascoltarle ed aprire un dialogo che possa portare ad una convivenza pacifica e di unione in me stessa e con me stessa. Chi mi conosce sa quanto questo sia importante per me.

Il contrario di quello che sta accadendo in alcune parti del mondo (su scala macro).

È importante distinguere questa scala macro da quella micro: le persone che vivono nella zona di conflitto che cercano di fare del loro meglio per affrontare questa sofferenza e fermare tutti gli attacchi.

Ci vorrà pazienza, amore, tanta volontà e altro ancora.

Io posso solo fare del mio meglio e quando il conflitto interiore emerge, accoglierò anche quello e con fermezza, gentilezza, amore e compassione, lavoreremo verso una soluzione.

Ogni volta che farò questo, starò, a modo mio, contribuendo ad una frequenza di soluzione, compassione e accoglienza.

Ogni volta che lo farai tu, anche tu starai contribuendo a questa frequenza.

Ma ancora più importante: non staremo contribuendo a quella della guerra.

Insieme possiamo fare tanto!

Spero che questo messaggio possa arrivare a più persone possibili.

Se questa lettura ti ha aiutato, anche solo un po’, ti chiedo di condividerla con chi conosci.

Se queste idee per te sono nuove, ti invito a ricercare: Il modello Jungiano della psiche, La teoria delle parti secondo Gestalt, parti della psiche secondo Internal Family System, Interconnessione e Frequenze secondo la scienza, Teoria della Relatività Generale e Meccanica quantistica, La scala di vibrazioni delle emozioni.

Per imparare a relazionarti verso di te con la gentilezza, compassione e amore, sono a disposizione. Questo è la mia passione e anche il mio lavoro.

Consiglio vivamente l’approccio di Compassionate Inquiry by Gabor Matè. È il training che ho seguito in quest’ultimo anno.

Grazie per la tua apertura!

Beatrice Mudadu

Naturopata

PS: Voglio riconoscere la sofferenza di tutte le parti coinvolte nel conflitto. Non si tratta di bianco e nero. Questo articolo ha esclusivamente lo scopo di apportare un cambiamento nella nostra consapevolezza. Quando attacchiamo una parte di noi e l'altra contrattacca, stiamo tutti soffrendo.

PPS: Ho eliminato qualsiasi nome che possa incitare alla violenza o alla discriminazione. Quello non era il mio intento. Il messaggio dell'articolo rimane lo stesso, grazie!