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La vita è un problema... o forse no? 4 pause per ascoltarsi

  • naturopaticbm
  • 18 gen 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Mi sono ritrovata a leggere un libro affidando ad esso la mia capacità di affrontare la morte. Mi sono osservata andare al ristorante con la speranza di ricevere conforto. Sono uscita in compagnia di persone speciali con la voglia di avere delle risposte anche da loro.

Vivo la vita cercando, volendo trovare qualcosa, senza neanche forse saper bene cosa. Comunque sia la cerco fuori, da qualcun altro o qualcosa altro al di fuori di me.


È importante imparare, conoscere, vedere i segnali, ascoltare quello che le persone attorno a noi condividono. Si, è importante. È anche importante l’attitudine con la quale facciamo tali cose.


Esiste l’attitudine del problema.

C’è un problema da risolvere e i dati e le indicazioni per risolverlo li posso trovare fuori di me.


Fermiamoci un attimo.

C’è davvero un problema? Quello che c’è è davvero un problema?


Delle volte si (vedere il prossimo passo), altre volte no.

È facile vivere la realtà come un problema. Come sono fatta diventa un problema, gli eventi della vita diventano un problema, le circostanze diventano un problema, gli altri diventano un problema. Tutto può essere un problema.


Fermiamoci di nuovo.

Proviamo ad osservare la realtà tale e quale.

Si, è così, sta accadendo questo, mi sento così… descrivo la situazione, essa sia interna, esterna, fisica, relazionale... senza aggiungere nessun commento né giudizio.


In questo passaggio le acque iniziano a calmarsi e la drammaticità affievolirsi.

Nasce un’accettazione per quello che è e per quello che c’è. Questo porta chiarezza.

Ora posso chiedermi cosa realmente vorrei creare, trasformare o lasciar andare?

Non perché devo farlo, non perché è un problema ma perché desidero andare in una direzione e sento il bisogno di fare questo passo per andare avanti.


Prendiamoci un momento.

Cosa mi tocca veramente a livello personale?

Mi focalizzo su quello che influenza la mia vita e su quello che io sento personalmente. Delle volte è facile coinvolgersi nelle battaglie altrui. Faccio un passo indietro o meglio, un passo in-dentro.

Di cosa ho bisogno? Cosa posso fare per la mia situazione attuale?


Facciamo un’altra pausa.

Mi ascolto e ricordo.

Dove mi trovo ora è esattamente dove mi serve essere.

Quello che si presenta ora nella mia vita è esattamente quello che mi serve adesso.

Quello che accade al di fuori di me è un invito ed un aiuto per andare avanti, conoscermi e vivere la mia vita.

Posseggo le forze e le competenze per affrontare questo momento.

Scegliere è un rischio.

Nel rischio si impara. Si impara a fidarci di noi stessi, a comprendere come funzioniamo.

Quando mi ascolto, posso individuare i passi necessari.

Qual è il tuo passo lo puoi sapere solo tu.


Spero che questa condivisione sia stata utile e ben accolta.

Mi sento di dire, per esperienza personale, che quando questa ricerca interiore diventa confusa e offuscata, il percorso con un naturopata può aiutare nel creare chiarezza, così che le risposte interiori emergano e vengano riconosciute più facilmente.


 
 
 

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